Testi Via Crucis - Riccardo Saldarelli

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Testi Via Crucis

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L'AFFRESCO DELLA VIA CRUCIS - estratti dei testi



“Questo bel libro dell’amico Riccardo Saldarelli, ad illustrazione del suo affresco della Via Crucis in Santa Maria delle Grazie, a Caprese, nella Valtiberina Toscana, rappresenta nel contempo un atto di fede personale e un documento ecclesiale.
È ‘personale’ perché, dedicato al figlio Stefano, racchiude l’amore distillato anche dalla sofferenza del padre artista: i particolari riprodotti e il testo commovente ne comunicano pienamente il senso. È poi ‘ecclesiale’ perché, nell’attuale situazione di trauma culturale che la Chiesa come tutte le istituzioni sperimenta, Saldarelli ha scelto il linguaggio dell’immagine: l’idioma cioè da sempre preferito dal cristianesimo per esprimere il vangelo di Gesù Cristo, egli stesso un Verbo che si è reso visibile (cfr. 1Gv 1,1-4), o - come lo chiama san Paolo - semplicemente “la immagine dell’invisibile Dio” (Col 1,15). …”
da: “l’immagine come atto di fede” di Mons. Timothy Verdon, Direttore, Ufficio per la Catechesi attraverso l’arte dell’ Arcidiocesi di Firenze

“… Ma dunque, cosa può ancora mancare nella letteratura artistica che meriti la sua opera? Manca, forse - ed è in questo solco che postuliamo qualche svolgimento aggiuntivo - la collocazione nello scenario più ampio, europeo e internazionale della sua opera. Una collocazione che ne postuli la presenza nei grandi movimenti artistici che hanno chiuso il Novecento e si affacciano ora al nuovo secolo. …”

“… Riccardo Saldarelli, esperto internazionale di tecniche pittoriche antiche, nutre un amore speciale per l’affresco che ha insegnato a generazioni di suoi studenti sia all’Accademia di Belle Arti di Firenze sia in altri contesti didattici e artistici, ogniqualvolta gli era possibile la sperimentazione pratica di questa incomparabile tecnica di pittura parietale. Suoi allievi si trovano ora ad esercitarla professionalmente, oltre che in Italia, in vari altri paesi europei ed extraeuropei. Ma è anche vero che Riccardo Saldarelli è ormai riconosciuto a livello internazionale tra i pionieri nell’applicazione dell’immagine digitale per la produzione artistica sia originale che moltiplicata. …”
da: “esce oggi dall’oblio” di Pierina Drera, presidente della Associazione dei donatori degli occhi

“…Recuperare oggi la tecnica dell’affresco significa due cose (magari accanto ad altre): testimoniare e riflettere. La testimonianza è la prova di un atteggiamento spirituale di ricerca del sacro, anzi di possibilità espressiva del sacro: evidenziare a se stessi ed agli altri il proprio credo senza disillusioni.
La riflessione è, invece, frutto di una meditazione sul contemporaneo: tempo confuso (spesso) perché convulso, veloce nel suo rinnovarsi, amante dell’immediato, …”

“… Le due produzioni artistiche di Saldarelli quella con strumenti tradizionali (pittura ed affreschi, disegni e stampe) e quella con il computer, pur così diverse, si integrano perfettamente per il suo stile unico altamente creativo, ma soprattutto per la sua metodologia sperimentale di ricerca e produzione artistica, contribuendo all’affermarsi di un nuovo Rinascimento in cui scienza e arte si ritrovano oggi in un connubio mirabile come nel ‘500. …”

“… Saldarelli, pittore di notevoli capacità espressive, ha affrontato il tema con convincente rielaborazione dei sacri accadimenti, utilizzando l’esperienza di ricerca artistica irripetibile, vissuta personalmente nelle regioni mediorientali e che ancora tanta influenza ha sulla sua arte nutrita di rivisitazione tra il Rinascimento e il contemporaneo, fra le misteriose decorazioni parietali delle moschee iraniane, i reperti del deserto e i costumi di un territorio profondamente inciso da civiltà plurimillenarie. …”
da:“la Via Crucis e Saldarelli” di Tommaso Paloscia

“… Immagini che riecheggiano quelle più lontane dei miei inizi pittorici quando ritraevo figure di donne dalla testa coperta, dal capo velato, volti antichi, fuori dal tempo, figure mediterranee, che da ragazzo e poi da adolescente avevo visto con mio padre … tra le genti dell’Aspromonte, delle Madonie, del Gennargentu e del Limbara. …
Quelle figure prevalentemente femminili in abiti tradizionali mediterranei tanto mi erano rimaste impresse da non farmi sentire del tutto straniero quando mi trovai a camminare tra le genti dei bazaar e delle moschee, nelle vie di Teheran, di Shiraz, di Mashad, di Qum, e di altre città di quello straordinario paese da cui i lontani echi delle tradizioni iraniche precristiane ci portano oggi a rievocare la leggenda dei Magi. …”
da: “caro Stefano” di Riccardo Saldarelli

il libro può essere direttamente richiesto
alla Casa Editrice Ancora
 
 
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